Roberta Giacometti è nata nel 1958 a Imola dove vive, insegna, cammina, balla e scrive. Ha scritto una raccolta di racconti ispirata ai mestieri dal titolo Lavori in corso (2004) Maginot Edizioni, il romanzo Pennellate di vita (2006), Un pugno di sogni – dieci racconti anni Settanta (2007), Imola da raccontare – sguardi ritratti ricordi (2009) pubblicati dalla Bacchilega Editore.
Nel 2009 ha scritto per Emergency Dentro Fuori – Testimonianze di ex infermieri degli ospedali psichiatrici di Imola, Bacchilega Editore.
Nel 2011, per la collana Ristorie della Bacchilega Junior, Quando i bambini disegnavano sui muri, illustrato da Agnese Baruzzi.
Nel 2012 Datemi un vestito-Racconti vintage

Mi piace il mare,
mi piace camminare sulla spiaggia
mi piace raccogliere legni levigati dal tempo,
mi piace andare in barca a vela,
mi piace buttarmi in mare e nuotare appena sveglia,
mi piace il vento, ànemos ànemos
mi piacciono le isole della Grecia
mi piace la loro luce, ho bisogno di luce, luce.
Mi piace la montagna col sole, arrampicarmi per i sentieri e raggiungere la cima,
mi piace la campagna, camminare lungo gli argini dei fiumi,
mi piace riconoscere e raccogliere le erbe spontanee,
mi piace la collina, la Vena del Gesso della nostra vallata con le sue rocce luccicanti,
mi piace accovacciarmi come un animale sul mio sasso,
mi piace star sotto ai grandi alberi e guardare in su,
mi piace correre e contare
mi piace saltellare
mi piace ballare da sola quello che mi pare.

Mi piace andare in piazza e comprare il giornale,
mi piace farmi il caffè in casa e berne una caffettiera intera a piccole dosi,
mi piace leggere, scrivere, leggere, scrivere, leggere, scrivere
mi piace leggere a letto,
mi piace far riassunti e schemi,
mi piace far le addizioni,
mi piace ascoltare storie,
mi piace ridere e far ridere,
mi piace cantare e fischiare in bicicletta,
mi piace guardare chi sa disegnare,
mi piace guardare chi sa lavorare con le mani,
mi piacciono le mie mani che sono uguali a quelle di mio babbo.
Mi piace vestire come capita con qualcosa sempre di rosso addosso,
mi piacciono i capelli spettinati,
mi piace bere quando ho sete e mangiare quando ho fame,
mi piace fare dolci.
Mi piace parlare dei miei figli
mi piace parlare coi miei figli,
mi piacciono i bambini a tre anni,
mi piace andare in moto
mi piace guidare la macchina,
mi piace sprimacciare i cuscini la mattina,
mi piace far solitari ascoltando la tv la sera.
Mi piace quando mi grattano la schiena.

Non mi piacciono i bottoni,
non mi piacciono le scarpe col tacco a spillo,
non mi piacciono le cinture, i grembiuli e le divise,
non mi piace portare lo zaino,
non mi piace star seduta,
non mi piace fare i lavori di casa,
non mi piace l’ordine prestabilito da altri,
non mi piacciono i vestiti combinati,
non mi piacciono le unghie ben curate e con lo smalto.
Non mi piace stare zitta.
Non mi piacciono i tuoni e i lampi,
non mi piace la spiaggia con gli ombrelloni.

Non sopporto quelli che quando parlano ogni due parole dicono
un attimino, praticamente, quant’altro, a 360° gradi,
dobbiamo guardarci in faccia, diciamo così, come dire, volevo dire, non so come dire.
Non sopporto quelli che fanno il segno con le mani che significa “tra virgolette”.